(Adnkronos) – "La Rete italiana screening polmonare (Risp) in Italia ci fa capire che lo screening è possibile anche per una patologia che fa molta paura come il tumore al polmone". Lo ha detto Silvia Novello, oncologa e presidente di Women Against Lung Cancer in Europe (Walce), nel suo intervento alla conferenza stampa di presentazione a Roma del nuovo Position Paper 'Tumore al polmone: la via maestra è la diagnosi precoce', realizzato con il contributo non condizionato di Johnson & Johnson MedTech. "Grazie alle adesioni che abbiamo ottenuto, la rete Risp ha anche smentito i dubbi sulla compliance. Abbiamo infatti raggiunto gli obiettivi che ci aveva dato il ministro, cioè di reclutare 10mila persone a rischio su tutto il territorio nazionale, e lo abbiamo fatto in tempo brevi, in circa un anno e mezzo", riferisce Novello. "Alcune regioni non ci sono nei 18 centri aderenti", sottolinea. "Il prossimo passo è quello di allargare la rete e di mantene attiva tutta la macchina, senza però dimenticare anche quel 20% di tumori al polmone che colpiscono le persone che non hanno mai fumato", conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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