Siamo arrivati alle comiche, ma non a quelle che fanno sorridere, bensì a quelle tragiche e grottesche degne del miglior film di Totò. Questa mattina ho scoperto che l’Assessore alla Pubblica Distruzione dell’amministrazione guidata da Roberto Nigro ha deciso di denunciarmi presso la Caserma dei Carabinieri di Stornara. La mia colpa? Aver criticato apertamente e senza peli sulla lingua l’incapacità di questa amministrazione nel governare la nostra città. La notizia mi ha lasciato incredulo, ma non sorpreso. In un paese dove la libertà di espressione dovrebbe essere un diritto sacrosanto, la critica sembra essere diventata un crimine.
Quello che mi ha colpito di più, però, è stata la prontezza con cui le forze dell’ordine si sono attivate. Non appena presentata la denuncia, il comandante della caserma ha subito iniziato a convocare testimoni per indagare su un fatto tanto grave: un cittadino che esprime la propria opinione sull’operato della Pubblica Amministrazione. È paradossale che, mentre la città è allo sbando e i problemi reali vengono ignorati, l’apparato istituzionale si mobiliti con tanta solerzia per una questione di pura libertà di espressione.
Per mettere subito le cose in chiaro, presenterò un esposto alla Procura della Repubblica di Foggia. Non per giustificarmi, perché non ho nulla di cui scusarmi. Ma per ricordare che vivo ancora in uno Stato di Diritto, dove il diritto di criticare chi ci governa dovrebbe essere garantito e rispettato. La critica è legittima, soprattutto quando si tratta di un’amministrazione che, a mio avviso, ha fallito su tutta la linea e sta trascinando Stornara verso il baratro.
Quello che mi chiedo è: con quale giustificazione un assessore si sente in diritto di denunciare un cittadino che mette in discussione il suo operato? E con quale faccia un sindaco, incapace di gestire la sua città, sostiene queste azioni? A mio parere, l’unico crimine qui è la loro incapacità di governare. Gli sprechi, il degrado e la mancanza di trasparenza sono sotto gli occhi di tutti, eppure chi osa denunciarlo viene accusato di creare ansia e di turbare la pace di questi amministratori.
La storia con questo Assessore non è nuova. Da oltre un anno esprimo il mio dissenso verso l’amministrazione Nigro, criticando con decisione le scelte sbagliate e l’inefficienza di chi ci governa. Lo faccio a nome mio e dei cittadini di Stornara, che vedono ogni giorno la loro città cadere a pezzi. Eppure, la mia critica è stata interpretata come un attacco personale, tanto che sono stato accusato di aver procurato “ansia” all’Assessore. Poverina! Quanto mi dispiace… Ma, onestamente, dovrebbero veramente avere l’ansia per lo stato pietoso in cui hanno ridotto la nostra città.
Sono stato addirittura accusato di aver dato della “ladra” all’Assessore. Bene, lo ripeto: “ladri”. E non intendo dirlo in senso letterale, ma come una metafora del modo in cui mi sento derubato, come cittadino, da questa amministrazione. Mi sento derubato quando vedo le tasse dei cittadini sprecate da persone che non sono in grado di guadagnarsi il loro stipendio onestamente. Se fossero dipendenti di un’azienda privata, sarebbero già stati licenziati per manifesta incapacità. Invece, grazie alla Pubblica Amministrazione, continuano a percepire il loro stipendio, mentre la città affonda.
Quello che mi disgusta maggiormente è l’atteggiamento con cui affrontano la critica. Invece di aprire un dialogo con i cittadini, preferiscono rifugiarsi nelle denunce, sperando di far tacere chi li mette in discussione. Ma, cari Assessori e caro Sindaco, avete fatto male i vostri conti se pensate che una denuncia mi farà paura. Al contrario, mi sento ancora più convinto di essere dalla parte della ragione. Continuerò a denunciare la vostra incompetenza, la vostra indifferenza verso i problemi reali e la vostra ossessione per il potere.
Siamo arrivati al punto in cui l’amministrazione preferisce concentrarsi su chi la critica, piuttosto che affrontare i problemi reali della città. Vi sentite minacciati da un cittadino che dice la verità? Vi sentite davvero vittime in questa situazione? Perché io, da cittadino, mi sento vittima del vostro operato. E non sono solo io a pensarla così: sono in tanti a vedere la vostra incapacità e il danno che state facendo a Stornara.
Concludo citando un vecchio detto cinese: “Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico”. Il tempo metterà in evidenza chi ha ragione e chi ha torto. Non sarà il sottoscritto a dover temere il giudizio dei cittadini, ma voi, cari amministratori, che sarete ricordati come i protagonisti di una delle peggiori amministrazioni che questa città abbia mai visto. E quando tutto sarà finito, sarà la vostra incapacità a parlare per voi.
Con questo, ci vediamo in tribunale, ma fino ad allora, non smetterò di criticarvi e di dire la verità su di voi. Non sarà né una denuncia e nemmeno una condanna a farmi cambiare idea. Come dice il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “La critica è indispensabile in una democrazia, anche quando può risultare scomoda o fastidiosa per chi governa. Tante volte, può essere cruda, ma è opinione dei cittadini, quindi, va costituzionalmente rispettata e difesa”.